Relatore: Roberto Greci
Il prof. Roberto Greci, professore ordinario di Storia medievale presso l’Università di Parma, ha introdotto l’argomento del 16 novembre presentando il volume “Andare Oltretorrente: archeologia e storia a Parma” a cura di Sauro Gelichi e dello stesso Roberto Greci.
Diviso in due sezioni, archeologica e storica, il volume presenta i risultati del lavoro di scavo svolto da una équipe di archeologi contestualmente alla ristrutturazione della chiesa di San Francesco da Paola; inoltre costituisce un’occasione per studiare la zona dell’Oltretorrente, per ripercorre le vicende storiche del rapporto tra il quartiere di impianto medievale e il nucleo originario della città di Parma e per delineare gli sviluppi post-medievali in buona parte riconducibili allo spirito che ne aveva determinato le origini.
Il relatore ha evidenziato le vicende complesse che hanno connotato questo territorio individuandone tuttavia delle costanti: la provvisorietà e il perenne mutamento.
E nella realtà continuamente in fieri l’insediamento di molteplici attività artigianali e di una pluralità di ospedali. Fra questi ultimi quello fondato agli inizi del XIII da Rodolfo Tanzi, in una “zona abitata dalla plebe urbana e dalla piccola borghesia e dove si individuava un’edilizia povera ma con una maggiore disponibilità di terreni liberi”.
Si trattava del terzo ente ospedaliero sorto in Oltretorrente dopo quello di San Giacomo (localizzato nell’attuale piazzale sul lato nord di Via D’Azeglio) e quello di San Giovanni gerosolimitano, posto di fronte alla chiesa di Santa Croce. Era il primo ospedale fondato e gestito da un laico, e poi a lui perfino intitolato.
Nel 1470, all’indomani della peste del 1468, le condizioni delle strutture assistenziali erano assai precarie e gli Anziani del Comune, sotto il governo di Galeazzo Maria Sforza, proposero di riunire gli ospedali minori della città e del contado a quello di Rodolfo Tanzi.
La proposta viene accolta da papa Sisto IV con una bolla del 1471 nella quale sono elencati tutti gli ospedali, ospizi ed oratori che verranno annessi nella nuova struttura e il cantiere iniziò certamente attorno al 1476.
Luogo di incontri, l’Oltretorrente era abitato da persone appartenenti a ceti sociali umili costituiti da persone provenienti dal contado e da artigiani; tutti, comunque, secondo il relatore, erano pronti a cogliere le nuove idee, a contestare le imposizioni e, soprattutto, a combattere le ingiustizie.
Nell’Oltretorrente, in Parma Vecchia”, è presente la cultura popolare della città. È in questo luogo, infatti, che Parma mantiene viva la propria anima: dove i “povrèt” si conoscevano tutti e si volevano bene, erano uniti contro la miseria e le oppressioni. Dove ancora oggi si cerca, e a volte si realizza, il miracolo dell’accoglienza e dell’integrazione.
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ultimo aggiornamento della pagina: 6 dicembre 2015