A Parma tutti la conoscono per la sua bravura, simpatia e generosità.
Franca ha il dono di trasmettere a chi l’ascolta le sue passioni: il teatro e la promozione della condizione femminile. Attraverso i suoi spettacoli, scelti accuratamente per gli obiettivi sociali che intende raggiungere, vuole raccontare storie di donne.
Con comicità, ironia e, spesso, poesia pone lo sguardo sulla quotidianità della donna: la fatica del doppio lavoro, la cura dei figli, le violenze morali e fisiche in famiglia e fuori, la negazione di tante libertà, le richieste e le vanità assurde di certi maschi.
Franca fa riflettere, suggerisce percorsi di riscatto e sa lenire ferite.
Per noi ha scelto di leggere pagine dal libro “La moglie del mondo” di Carol Ann Duffy, una scrittrice che rilegge storia e mito attraverso una lente femminile e rende le mogli protagoniste attraverso i loro monologhi dissacranti; così fa parlare la moglie di Pilato come quella di Freud, la moglie di Darwin come quella di Icaro, la moglie di Orfeo come quella di Ulisse.
Quello di Duffy è soprattutto uno sguardo disincantato e irriverente; ricordiamo le parole dedicate a Darwin da sua moglie:
Siamo andati allo zoo. Gli ho detto. C’è qualcosa in quello scimmione che mi fa pensare a te.
Oppure quelle della signora Icaro, dove il mito stesso è irriso:
Non sarò la prima né l’ultima, che se ne sta su un costone, a guardare il marito, che dimostra al mondo di essere un totale, perfetto, emerito, assoluto coglione.
Più moderata Penelope che accetta il ritorno del marito ma desidera emancipazione e libertà:
Mi stavo disegnando, il sorriso di una donna al centro del mondo, indipendente, intenta, soddisfatta e certamente non in attesa.
Ascoltando le voci comiche, sarcastiche, dolci dei personaggi, abbiamo recepito tante idee che ci rivelano o ricordano qualcosa di noi stesse, ci mettono a nudo, ci danno la forza per non piangerci addosso ma per combattere anche la più dura realtà.
La moglie del mondo è un libro di poesia che, coniugato all’espressività di Franca Tragni, è piaciuto molto a tutti i presenti.
È stato ugualmente apprezzato Malamore (la topolina con il nastro rosa nella coda) di Concita di Gregorio e Una donna sola di Franca Rame e Dario Fo.
Lori Carpi
ultimo aggiornamento della pagina: 2 aprile 2023