Un uomo alla ricerca di se stesso

Conferenza a cura di Valerio Varesi

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lancio della conferenza di Valerio Varesi del 4 marzo 2024

La Gazzetta di Parma del 3 marzo 2024 annuncia a pagina 10 il «Lunedì della Dante» con lo scrittore Valerio Varesi



Galleria d’immagini della conferenza di Valerio Varesi “Un uomo alla ricerca di se stesso” – del 4 marzo 2024.
Per le fotografie la Dante di Parma è debitrice alla socia signora Nathalie Giaffreda.



Lunedì 4 marzo la Dante Alighieri ha ospitato lo scrittore Valerio Varesi con l’avvincente racconto del suo ultimo romanzo “Il labirinto di ghiaccio. L’uomo alla ricerca di se stesso.”
Un uomo fugge dalla realtà quotidiana, dai successi ma anche da azioni nefande; decide di scomparire e vivere in un ambiente remoto, in un ghiacciaio.
“Sfida primitiva che ha lanciato a se stesso, vivere in assoluta solitudine in un angolo ostile del mondo, facendo perdere le sue tracce.”
Sceglie un vecchio bivacco, scava cunicoli e costruisce un labirinto inaccessibile – metafora dei propri pensieri – come la tortuosità dei percorsi della mente nel labirinto di Borges. Riscopre il buio, il silenzio, il pensiero prolungato, la dimensione spirituale. Nei tunnel trova armi, resti di cadaveri dei soldati della prima guerra mondiale e pagine ingiallite di un vecchio diario, che gli riveleranno eventi fatali della sua famiglia, molto conosciuta in paese; ma non è lo stesso racconto che ha nella sua memoria. Il suo bagaglio di vissuto si sgretola e deve ricostruirsi una identità. Attraverso il flusso di coscienza, parla con se stesso e con la natura che lo circonda, si orienta in un mondo nemico, si inventa un altro sé e ci dialoga.
Ha una piccola radio, che fa funzionare pedalando su una bicicletta, con la quale capta le voci del mondo e, quando si accorge che qualcuno si sta avvicinando, depista le attività di ricerca ma soffre se si dimenticano di lui, provoca e si difende con atti criminogeni.
È preda e predatore, vive in ambivalenza con un forte senso di potere se riesce a perturbare gli altri e di delusione se l’attenzione su di lui cala.
Ma con l’arrivo della primavera, la sua dimora è minacciata dalle temperature miti, da incursioni ostili, da esploratori, persino da un cane che risale i cunicoli. Si rassegna perciò a tornare a valle rinchiudendosi in casa, in un solitario labirinto tecnologico non dissimile da quello di ghiaccio.
Varesi definisce il romanzo una sorta di “torta millefoglie”, non solo noir, ma anche critica alla società dei media, dei social che spesso influenzano pensieri ed opinioni, che creano solitudine illudendoci di essere in costante contatto con il mondo. Invero la realtà che conosciamo attraverso gli strumenti informatici è solo informazione, non esperienza, non vita reale, non contatto umano. Lo scrittore critica l’indifferenza sul futuro del pianeta terra e la scarsa consapevolezza delle conseguenze del cambiamento climatico già in atto e molto evidente. Il ghiacciaio che si frantuma e i continui crolli nel tunnel, che l’uomo deve riconnettere, ne sono il simbolo.
Romanzo complesso, espressione della passione etica, sociale e politica dello scrittore.

Marisa Dragonetti

ultimo aggiornamento della pagina: 13 marzo 2024