8 aprile 2013
La conferenza, tenuta dai dottori Marco Serradimigni e Marta Colombo delle Università di Siena e di Pisa, ha avuto come filo conduttore la simbologia e i miti durante la Preistoria, principalmente il Paleolitico medio e superiore (dai 40 mila ai 10 mila anni da oggi circa).
Dopo una prima parte inerente la scansione cronologica del periodo analizzato, l’argomento è passato all’esame del concetto di mito ed alla nascita (legata al ritrovamento nella Grecia pre-classica di resti di fossili) di leggende che si sono tramandate come tradizioni mitologiche, anche grazie a poemi immortali come l’Iliade e l’Odissea. Gli esempi caratteristici sono la creazione del mito dei Ciclopi (Odissea) dovuto al ritrovamento dei resti di elefanti nani in Sicilia, il mito del Grifone (animale fantastico metà leone, metà rapace) legato al ritrovamento di fossili di Protoceratopo (un dinosauro di circa 65 milioni di anni fa), e il mito delle pietre del fulmine, strumenti preistorici in selce che si credeva venissero creati dalla caduta di un fulmine.
Dal mito, l’argomento della conferenza è virato all’esposizione delle più importanti sepolture di epoca paleolitica ed alla simbologia ad esse legate: dalle sepolture principesche rinvenute nelle Grotte dei Balzi Rossi e nella Caverna delle Arene Candide (la sepoltura del “Principe”), alle ricchissime sepolture di Sungir, in Russia. Si sono, inoltre, esaminate le possibili sepolture attribuite all’Uomo di Neandertal.
Per quest’ultimo, in precedenza si era esposto il cambiamento, nel corso degli anni seguenti la scoperta dei resti neandertaliani nella Grotta di Neander (Düsseldorf, Germania) fino ai giorni nostri, dell’immagine di questo nostro “cugino” nell’immaginario collettivo, dalle prime versioni grottesche a degli individui scimmieschi, fino ad arrivare alla completa “umanizzazione” dei giorni nostri.
Dopo le sepolture, l’argomento è passato ad un altro importante aspetto del comportamento “simbolico” legato all’uomo preistorico: l’arte, ambito per il quale si sono evidenziati i tratti caratteristici e i fenomeni più eclatanti ad essa legati.
Sono state prese ad esempio alcune tra le più importanti grotte con arte rupestre relative all’area franco-cantabrica (territorio dei Pirenei, sia dalla parte spagnola che francese), con immagini relative agli animali raffigurati in cavità come Lascaux, Niaux, Chauvet etc… Presi in esame, inoltre, alcuni esempi italiani.
Dopo le grandi manifestazioni di arte rupestre, sono stati fatti alcuni esempi di arte mobiliare, come le statuine delle “Veneri” ed altri oggetti decorati.
Infine, si sono prese in esame delle grotte che hanno lasciato tracce di “comportamenti” rituali da parte di Homo sapiens: ad esempio Grotta della Basura (Toirano, in Liguria), con impronte di adolescenti, legate a riti di iniziazione o di passaggio all’età adulta.
La presentazione si chiude con il magnifico santuario paleolitico di Gobekli Tepe (Collina dei Morti), in Turchia, con i grandi monoliti a forma di “T” istoriati con rappresentazioni umane e animali datati a circa 11 mila anni fa.
ultimo aggiornamento della pagina: 28 aprile 2013