Relatore: prof. Guido Bellocchio
19 maggio 1536, nella Torre di Londra, veniva giustiziata per decapitazione Anna Bolena. Aveva solo 29 anni.
I tratti del personaggio sono stati delineati dal prof. Guido Bellocchio, importante cultore delle lettere e della storia, per decenni docente del liceo “Marconi”.
Tramite e messaggero di vicende storiche complesse, Bellocchio ha ricostruito per “la Dante” di Parma le ambizioni dei Bolena e le dinamiche del potere regale di Enrico VIII.
Anna Bolena era la seconda moglie di Enrico VIII d’Inghilterra che, per sposarla, aveva fatto annullare il suo primo matrimonio con Caterina d’Aragona. Anna ed Enrico VIII si erano sposati nel gennaio del 1533, ancora prima che il re annunciasse l’annullamento della sua precedente unione. Il re riponeva molte speranze in questo secondo matrimonio: dalla relazione con Caterina era nata solo una figlia, Maria, quindi il sovrano confidava nella sua nuova moglie per avere un erede maschio. Ma Anna Bolena ebbe una figlia, Elisabetta, che divenne l’erede al trono.
Il matrimonio tra Anna ed Enrico, come il relatore afferma, si inserisce nelle vicende che hanno portato all’insanabile spaccatura tra il Regno d’Inghilterra e la Chiesa di Roma: dopo l’annullamento del suo primo matrimonio, Enrico VIII venne scomunicato dal Papa e il Parlamento inglese emanò l’Atto di Supremazia, all’interno del quale il sovrano veniva riconosciuto come unico capo della Chiesa britannica. L’Atto di Supremazia costituì il primo, importante passo di una politica di attacco alla chiesa cattolica portata avanti dalla monarchia in questi anni. L’unione tra Anna ed Enrico, comunque, fu di breve durata e la regina iniziò a suscitare il malumore del suo consorte già a tre anni dal matrimonio, poiché neanche lei riuscì ad avere altri figli dopo Elisabetta. Il re, intanto, aveva messo gli occhi sulla nobile Jane Seymour e iniziò a pensare a come liberarsi di sua moglie. Ad Anna vennero rivolte numerose accuse, come quella di aver indotto il re a sposarla usando la stregoneria, quella di avere numerosi amanti e quella di aver cospirato per attentare alla vita del sovrano. Oggi si ritiene altamente probabile che le accuse fossero false. La donna venne arrestata e rinchiusa nella Torre di Londra: al termine di un processo venne giudicata colpevole e il 19 maggio 1536 venne decapitata. Dopo di lei Enrico VIII ebbe altre quattro mogli: solo Jane Seymour riuscì a dargli il tanto sospirato erede maschio, il principe Edoardo, che salì sul trono nel 1547, alla morte di Enrico, ma morì, giovanissimo, sei anni dopo.
Maria Pia Bariggi
ultimo aggiornamento della pagina: 5 aprile 2017