Dedicato all’Isa.
L’arte della conversazione

Carissimi soci, abbiamo il piacere di ascoltare Bianca Venturini in “Dedicato all’Isa. L’arte della conversazione.”

Venturini sostituisce generosamente il relatore Mario Ferraguti, che la sera precedente all’intervento programmato ci ha comunicato la sua assenza per gravi motivi personali.

Lunedì 13 novembre 2023 la prof.^ssa Bianca Venturini ha rievocato la lunga amicizia, le attività comuni, le conversazioni che Isa trasformava in “arte” con valenza pedagogica e letteraria.

Il primo incontro avvenne all’inizio degli anni Settanta. Venturini, insegnante di prima nomina, si presentò alla vicepreside prof.^ssa Guastalla che, con sguardo penetrante, l’accolse con empatia, mettendola subito all’opera nella redazione di un progetto. Collaborazione che ha consolidato, negli anni, sia il legame personale sia l’affinità culturale.

L’arte di Isa nella conversazione coniugava un profondo sapere classico con l’attualità letteraria e tecnologica, un interesse per le tradizioni locali con la leggerezza calviniana, la capacità di trasmettere conoscenza con un linguaggio fluido, ricco, efficace, mai retorico o inutilmente complesso.

Poneva in discussione idee o interpretazioni di testi e sollecitava domande.

Le conversazioni erano una sorta di viaggio con “tappe” e “deviazioni”.

Venturini racconta, tra i tanti, un incontro su Leopardi: la Ginestra e l’Infinito e la forza dell’immaginazione che pur di fronte ad un ostacolo –la siepe- permette di vedere oltre.

Vero! Come gli aedi del mondo classico ai quali la cecità donava capacità profetiche.

E la traduzione in altre lingue? È possibile non tradire l’autore, entrare nella sua psicologia e nei suoi pensieri, mantenere l’essenza e la bellezza del testo?

Inattesa la sua domanda “Conosci le poesie infantili di Leopardi?” E legge una poesia contro la minestra definita “cibo negletto e vile”; lettura con pause e tono declamatorio, divertendosi e facendo divertire.

Bianca Venturini ci ha offerto un ricordo sereno di Isa Guastalla; la “curiositas” come stimolo intellettuale e il desiderio di sapere, di comprendere e di comunicare con empatia sono l’eredità culturale e di affetti che ci lascia.

Marisa Dragonetti

Galleria d’immagini della conferenza del 13 novembre 2023