Relatori: Isa Guastalla e Dino Rizzo
Nell’ambito della collaborazione vicendevole tra le Associazioni culturali parmensi, anche il Comitato di Parma della “Dante” ha concesso il patrocinio alla rassegna “Giuseppe Verdi, Declinazioni di Sacro” ed ha contribuito alla riuscita della conferenza del 12 ottobre 2017 sulle “Laudi” alla Vergine nell’incontro dedicato al “Sacro nella parola poetica”, con relatrice, tra gli altri, la Vice-Presidente Vicaria prof.ssa Isa Guastalla.
Angelo Peticca
Due i relatori: la nostra Vice-Presidente Vicaria Isa Guastalla e il musicologo Dino Rizzo.
Guastalla ha aperto il pomeriggio con la lettura e la spiegazione dei versi dedicati da San Bernardo alla Madonna nel XXXIII Canto del Paradiso, quindi il maestro Rizzo ha presentato le Laudi verdiane inserite nella storia personale e spirituale del celebre musicista bussetano.
La profondità e chiarezza espositiva della professoressa hanno avvinto anche il pubblico più competente; l’efficacia della lettura musicale delle Laudi ha fatto partecipare in modo inusuale e approfondito anche i profani di questa musica così lontana dalle notissime opere verdiane.
La conferenza è terminata con una lettura intensa dei versi danteschi da parte di Isa Guastalla.
La bellezza della poesia, della musica e dell’ambiente hanno rapito i presenti.
Paradiso – Canto XXXIII
La preghiera di San Bernardo alla Vergine
«Vergine Madre, figlia del tuo figlio,
umile e alta più che creatura,
termine fisso d’etterno consiglio,
tu se’ colei che l’umana natura
nobilitasti sì, che ‘l suo fattore
non disdegnò di farsi sua fattura.
Nel ventre tuo si raccese l’amore,
per lo cui caldo ne l’etterna pace
così è germinato questo fiore.
Qui se’ a noi meridïana face
di caritate, e giuso, intra ‘ mortali,
se’ di speranza fontana vivace.
Donna, se’ tanto grande e tanto vali,
che qual vuol grazia e a te non ricorre,
sua disïanza vuol volar sanz’ ali.
La tua benignità non pur soccorre
a chi domanda, ma molte fïate
liberamente al dimandar precorre.
In te misericordia, in te pietate,
in te magnificenza, in te s’aduna
quantunque in creatura è di bontate.
Or questi, che da l’infima lacuna
de l’universo infin qui ha vedute
le vite spiritali ad una ad una,
supplica a te, per grazia, di virtute
tanto, che possa con li occhi levarsi
più alto verso l’ultima salute.
Lori Carpi
ultimo aggiornamento della pagina: 13 novembre 2017