Presentazione
del Presidente Angelo Peticca
A proposito di un concorso di poesia
Poesia… Che cos’è la poesia? È un modo personale di accostarsi alle cose, di esprimere le proprie esperienze col sentimento, col cuore, con la mente e di raccontarle con la lingua, il ritmo, la tecnica della parola poetica. E poiché la Società Dante Alighieri ha come fine la cura e la diffusione della lingua italiana, il concorso di poesia si inserisce naturalmente in questa prospettiva, e si rivolge particolarmente ai giovani studenti della scuola Primaria e Secondaria di primo e di secondo grado. Il successo e la rispondenza che il concorso ottiene, attraverso la fattiva collaborazione della scuola e dei singoli insegnanti, conferma la bontà della istituzione, ormai codificata nella scuola di Parma.
A questo appuntamento annuale di collaborazione fra la Dante e la scuola, che dura ormai da lungo tempo, ormai da qualche anno si è aggiunta la categoria degli ‘over sessanta’, ai quali è offerta l’opportunità di esprimere la propria esperienza attraverso la memoria di sé e, come concessione allo sviluppo e alla diffusione dei mezzi di comunicazione tecnologici, a tutti di elaborare un breve messaggio poetico attraverso gli SMS. La rispondenza a questa nuova opportunità espressiva è prova della bontà dell’estensione dell’invito al concorso.
Quest’anno il tema proposto era “Libro”. È sempre motivo di lieta sorpresa riconoscere e constatare come i concorrenti interpretino ed elaborino il tema in prospettive che talora vanno al di là anche delle intenzioni della Commissione che lo ha individuato. È un fenomeno positivo, che dimostra quanto possa essere ricca di ispirazione e di rielaborazione personale una semplice parola, che scaturisce tuttavia da una proposta attentamente meditata. Il tema Libro, infatti, è stato interpretato dai giovani poeti non solo come tale, come ‘oggetto’ dell’esperienza di ciascuno, ma spesso trasposto sul piano di un’interpretazione metaforica come percorso, storia di vita, tempo di scoperta e meditazione sulle proprie vicende personali in rapporto alla scoperta di sé e del mondo che si apre e si conosce attorno a sé.
Questa prospettiva ha dato alla lettura e alla riflessione delle Commissioni giudicatrici l’opportunità di constatare ancora una volta quanto sia ricca e varia l’interpretazione del tema proposto anche a livello dei giovanissimi concorrenti (per non parlare degli ‘over’, più esperti e maturi nell’uso del linguaggio poetico). Una sorpresa che si rinnova ogni anno, e che conferma la bontà dell’esistenza del concorso. Attraverso la proposta del tema da interpretare e realizzare in forma poetica, infatti, viene stimolata la creatività dei giovani, la ricerca di un linguaggio personale ed espressivo, la ricchezza lessicale. Il concorso in questo modo si affianca e agisce parallelamente alla scuola, i cui fini sono rivolti all’arricchimento culturale ed espressivo dei giovani studenti, nel quadro della formazione della loro personalità.
Parma, 19 maggio 2016
Angelo Peticca
Presidente del Comitato di Parma
della Società “Dante Alighieri”
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Il Presidente della giuria Giuseppe Marchetti
introduce il libretto di poesie
Il libretto delle poesie premiate sul tema “Libro”,
illustrato da Francesco Soncini, detto Soncio
L’articolo comparso sulla «Gazzetta di Parma»
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ultimo aggiornamento della pagina: 6 luglio 2016