Relatore: Francesco Barilli
Per il ciclo dei Lunedì Barilli ha proiettato il 12 novembre per i soci della Dante un suo film sulla vita di Guareschi.
L’opera è suddivisa in capitoli cronologici: l’infanzia in famiglia e le amicizie della giovinezza, la stagione milanese e l’apertura del caffè a Roncole Verdi, l’internato nel campo tedesco e i successi dei film di Peppone e don Camillo, l’esperienza nelle carceri di San Francesco e la morte 50 anni fa a Cervia.
In questo racconto si delinea una personalità fuori dal comune: intelligente, geniale, risoluta, generosa e fortemente contradditoria. Un uomo difficile per sé e per gli altri.
L’opera si avvale di una documentazione straordinaria con filmati d’epoca e foto scattate, non si sa come, anche nei lager. Presenta, inoltre, numerose interviste a persone che lo hanno amato (i figli Alberto e Carlotta, da piccoli Albertino e la Pasionaria), conosciuto da vicino (Maurizio Alpi, Giorgio Torelli e Gianrico Tedeschi, compagno di prigionia in Germania) e lo ha studiato (Guido Conti e Forattini).
È un film molto interessante che ci ha fornito numerosi spunti di riflessione sull’artista e sul suo mondo. Di lui rimangono vignette dissacranti in varie pubblicazioni (Bazar, Bertoldo, Candido), grafici, libri e film, che circolano a tutt’oggi in ogni parte del mondo.
Il figlio Alberto, in un incontro con Conti, sottolinea che il padre era un uomo della Bassa, quella Bassa dove esiste “un posto speciale del Po Il boscaccio, una zona di animismi. Lì può capitare che un morto ti passi di fianco in bicicletta e tu non abbia paura”.
Da Francesco Barilli ci è stato offerto un pomeriggio veramente gradevole con varie informazioni su Guareschi che ancora non conoscevamo.
Lori Carpi
ultimo aggiornamento della pagina: 21 novembre 2018