Pranzo sociale
della “Dante Alighieri” di Parma

22 maggio 2019

Grande allegria e buona cucina al Ristorante Ronzoni di Parma dove si sono riuniti 50 soci della Dante Alighieri per il tradizionale Convivio di Primavera.

I posti dei commensali sono assegnati in tavole intitolate con nomi di personaggi maschili della Divina Commedia come Virgilio, Manfredi, Cacciaguida, Paolo Malatesta, Ciacco.

L’atmosfera festosa è dovuta a una solida conoscenza tra i presenti, che hanno partecipato negli anni alle varie attività culturali e hanno concluso un semestre davvero soddisfacente.

Oltre ai soci di Parma è presente Fabio Carosone, presidente del comitato australiano di Sidney, gradito ospite in visita in questi giorni nella nostra città con Giancarla Minuti Guareschi.

Il menù parmigiano e con prodotti tipici di stagione ha fatto apprezzare, ancora una volta, la bravura e la passione dello chef Roberto Ronzoni, destinatario anche di una gradita sorpresa, infatti, mentre si aggirava nella sala per controllare che tutto fosse in ordine, si è trovato faccia a faccia con un suo vecchio compagno di scuola che, come prova, gli ha consegnato una foto di classe di altri tempi, in bianco e nero.

Dopo aver assaporato i primi, Albino Ganapini, medaglia d’oro del premio Sant’Ilario 2019, ha intrattenuto i commensali con alcuni interessanti episodi della sua lunga esperienza di lavoro al fianco di Pietro Barilla. Ganapini ha spiegato di aver sempre coniugato impresa e cultura, rispetto della tradizione con innovazione e sviluppo. Al termine ha raccontato la bellissima esperienza della fondazione di ALMA, la Scuola internazionale della cucina italiana di Colorno, e la sua determinazione nel voler nominare Rettore il famoso Gualtiero Marchesi, grande maestro di cucina, conosciuto nel mondo.

Successivamente è intervenuto Maurizio Chierici che ha parlato delle sue prime esperienze giovanili di giornalista con pochi quattrini a Milano e di una trattoria dove si pranzava a poco prezzo. Un bel giorno lì si mise ai fornelli un giovane pieno di talento che cambiò il destino del locale: era proprio Gualtiero Marchesi.

I ricordi si intrecciano ai ricordi e la nostra vice-presidente Isa Guastalla si compiace di sottolineare che Pietro Barilla sosteneva la cultura come bene prezioso e aiutava anche semplici docenti, come lei, che sapevano presentargli proposte valide.

Finale glorioso con i favolosi dolci del cuoco: tiramisù, sbrisolona con lo zabaione, baci di dama cioccolato e pistacchio, zuppa inglese tra rosse coppe di fragole e ciliege. Un tripudio di colori e di sapori a cui nessuno ha saputo resistere.

Un bel momento d’incontro e d’amicizia.

Inevitabile proponimento finale: da domani tutti a dieta.

L. C.

ultimo aggiornamento della pagina: 29 maggio 2019

 

 

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